Parete doccia walk in: cos’è, quando sceglierla, costi

Quando si parla di arredamento del bagno, un doveroso cenno deve essere dedicato al box doccia. Nel momento in cui si guarda alle alternative disponibili, sono diverse le opzioni che ci si trova davanti. Tra queste, spicca il box doccia walk in. Di cosa si tratta di preciso? Quando è il caso di sceglierlo? Scopriamo, nelle prossime righe di questo articolo, le risposte a questi interrogativi (e ad altri degni di nota).

Box doccia walk in: di cosa si tratta?

Nel momento in cui si chiama in causa la doccia walk in, si inquadra una situazione in cui l’accesso all’area dove ci si lava è libero: non ci sono ostacoli e non sono presenti ante da aprire con maniglie da far scorrere.

Le pareti presenti – in alcuni casi, come per esempio quello della doccia installata in prossimità di un muro, può essercene anche una sola – sono fissate sia dall’alto, sia dal basso. In questo modo, è possibile creare una struttura sufficientemente solida.

Quando sceglierlo

Come si può vedere dando un’occhiata a Shopbagno.it i box doccia walk in sono adatti a tutti gli stili. Quando è il caso di scegliere questa soluzione? Indubbiamente nelle situazioni in cui si ha un bagno grande fa una figura a dir poco superlativa.

Il design minimal, infatti, non può che colpire. Inoltre, nel momento in cui si chiama in causa questa tipologia di doccia è importante ricordare la sua maggior comodità nelle situazioni in cui in casa sono presenti anziani, disabili o persone con una difficoltà motoria anche minima che potrebbero trovare ostica la gestione di una doccia con delle ante.

Una cosa fondamentale da sottolineare riguarda il fatto di non preoccuparsi per l’assenza del piatto doccia. In questi casi, infatti, si ha a che fare con le soluzioni filo pavimento. Inoltre, la pendenza impedisce che, durante la doccia, il bagno si allaghi.

Contro

Esistono dei contro da prendere in considerazione nel momento in cui si chiama in causa la doccia walk in? Assolutamente sì. Il primo riguarda il rischio, nei casi in cui il soffione non è installato sufficientemente lontano dall’apertura o le dimensioni della lastra non sono adeguate, di avere a che fare con degli schizzi per la stanza. Un altro aspetto da non trascurare è legato al fatto che, con questa soluzione, di fatto ci si fa la doccia in uno spazio aperto. Ecco perché può capitare di sentire più freddo rispetto alle situazioni in cui, invece, si ha a che fare con un box doccia completamente chiuso dalle pareti.

Da non trascurare è poi che, come sopra accennato, questa tipologia di doccia trova collocazione perfetta in un bagno di grandi dimensioni. Se l’estensione è contenuta, è meglio optare per altre soluzioni.

Costi

Apriamo ora il capitolo dei costi. Quanto si spende in media per installare una doccia walk in? Sono diverse le voci di spesa da prendere in considerazione. Si va dal piatto filo pavimento, che ha un costo di circa 70 euro, fino alla colonna doccia, per la quale si può arrivare a spenderne più o meno 50.

Da non dimenticare è poi il vetro, il cui prezzo può cambiare a seconda del fatto che sia fumè o trasparente. Complessivamente, si possono trovare in commercio modelli da 150 euro, ma anche da 200.

Si può arrivare anche a oltre 400 euro per docce walk in caratterizzate dalla presenza di vetro cromato di colori come il nero. Non c’è che dire: la scelta davvero non manca! Non resta davvero che scegliere il proprio modello preferito, ricordando che le dimensioni base da cui partire sono pari a 80 x 160 cm (meno, come già detto, significa esporsi al rischio di non apprezzare a sufficienza la soluzione estetica).