Condizionatore a pompa di calore: i vantaggi per l’ambiente e le innovazioni dei grandi brand

Il condizionatore pompa di calore è una soluzione ampiamente utilizzata in quanto consente di refrigerare gli ambienti domestici e, nel contempo, di produrre acqua calda sanitaria. Utile anche nella stagione fredda, il sistema è considerato una delle alternative più sostenibili per ottimizzare il comfort climatico dell’abitazione.

Il sistema è vantaggioso anche da un punto di vista economico dal momento che, rispetto a una caldaia a condensazione, consente un risparmio in bolletta intorno al 45% e, grazie alla tecnologia inverter, permette di modulare in maniera automatica la potenza dell’aria, evitando così gli sprechi che, notoriamente, caratterizzano le caldaie e i condizionatori con sistema on/off.

Un altro motivo per cui il condizionatore a pompa di calore riscuote tanto successo riguarda la sua sostenibilità ambientale.

Per creare il giusto comfort climatico all’interno della casa, il condizionatore a pompa di calore fa ricorso a una fonte rinnovabile praticamente inesauribile: l’aria. Ciò determina come conseguenza un’importante riduzione delle emissioni di C02 nell’atmosfera.

Rispetto a un sistema di riscaldamento e raffreddamento tradizionale, una pompa di calore aria/aria comporta, ogni anno, una riduzione delle emissioni pari a circa 251 kg.

Come si misura l’efficienza di una pompa di calore

Il calcolo viene basato su diversi parametri, tra i quali:

  • COP (Coefficient of Performance): si considera come punto di partenza l’utilizzo della macchina in modalità ‘riscaldamento’. La sua efficienza elettrica viene ricavata calcolando il rapporto tra la resa termica, ossia il calore che viene ceduto alla zona che deve essere riscaldata, e l’energia elettrica effettivamente consumata.
  • EER (Energy Efficiency Ratio): in questo caso, invece, si effettua il medesimo calcolo mentre la macchina viene messa in funzione per raffreddare un determinato ambiente.

I parametri appena descritti sono direttamente proporzionali alla differenza di calore tra la sorgente dell’energia stessa e l’ambiente domestico.

In questo aspetto risiede quello che è uno dei principali svantaggi della pompa di calore: se il clima esterno è particolarmente rigido, il sistema richiede l’utilizzo di parte della sua energia per sbrinare la batteria.

Tuttavia, diversi grandi brand si stanno impegnando per ovviare a questa problematica proponendo sul mercato pompe di calore caratterizzate da compressori ibridi, in grado di garantire il massimo dell’efficienza anche con temperature esterne molto rigide, fino ai -20/-25°C.

Grazie all’integrazione della tecnologia IoT (Internet of Things) nelle pompe di calore è possibile controllare il tutto da remoto, ottenendo di conseguenza un risparmio di energia: un ulteriore passo in avanti per la massima ottimizzazione energetica.