Cresce in Italia la Green Economy secondo l’Eurispes

Secondo il Rapporto Italia 2010 edito dall’Eurispes, la Green Economy in Italia sta crescendo. Crescono quindi i consumi di energia rinnovabile, la ricerca di prodotti di agricoltura biologica, si sviluppa il commercio equo e solidale e la finanza etica. L’economia ecosostenibile, etica, solidale e responsabile, dunque, si sta trasformando da puro fenomeno marginale e trascurabile ad fenomeno sempre più sentito e omnicomprensivo, in grado di contribuire in maniera significativa allo sviluppo economico della nostra nazione e nel resto del globo.

Per cercare di pesare e assegnare un valore economico a questa trasformazione in atto, l’Eurispes, nel suo rapporto ha cercato di fotografare una serie di dinamiche e mercati direttamente e indirettamente collegati alla Green Economy come l’agricoltura biologica, il commercio equo e solidale, la richiesta di energia rinnovabile e la finanza etica.

Sulla base di tale dinamiche e con un al lontano 2007, l’Eurispes ha stimato il consumo di energia rinnovabile e di prodotti dell’agricoltura biologica, del commercio equo e solidale e della finanza etica, in circa 810 miliardi di euro nel Mondo, 122 miliardi di euro in Europa e 10 miliardi di euro in Italia, con un incidenza sul consumo mondiale ed europeo, rispettivamente, dell’1,2% e dell’8,2%.

Entrando nel merito dei differenti settori della Green Economy, l’Eurispes rileva che riguardo l’agricoltura biologica e ecosostenibile, l’Italia è stata per molti anni il primo paese per superficie agricola destinata a prodotti biologici, la cui estensione, dopo circa quattro anni consecutivi di contrazione (da 1,2 milioni di ettari del 2001 a 954.000 ettari del 2004, -8,2%) è tornata a crescere tra il 2005 e il 2007, attestandosi nuovamente su valori superiori a un milione di ettari.

Il contributo dell’Italia sul totale della superficie agricola europea destinata a prodotti biologici è stato del 15,1% nel 2007, contro il 13% della Spagna, l’11,3% della Germania e l’8,7% della Gran Bretagna.

Contrariamente a quanto avvenuto in Italia, Spagna e Germania hanno registrato una crescita costante della superficie agricola (la Spagna è passata da 381.000 a 988.000 ettari, la Germania da 546.000 a 865.300 ettari), riducendo sensibilmente il divario rispetto al nostro Paese.
Tale crescita, confermata anche nel 2008, ha consentito alla Spagna di superare l’Italia (1,3 milioni di ettari, +33% rispetto al 2007) e alla Germania (907.800 ettari, +5%) di avvicinarsi ulteriormente all’Italia (1 milione di ettari, -12,8%).

Sul fronte dell’energia pulita e rinnovabile, il Rapporto Italia 2010 dell’Eurispes sottolinea che in Italia, il consumo interno lordo di energia da petrolio greggio e prodotti petroliferi è sceso da 88,1 milioni di toe (2001) a 80,3 milioni di toe (2007), con un’incidenza sui consumi totali, rispettivamente, del 50,8% e del 43,8%. Il consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili è, viceversa, aumentato, superando i 10 milioni di toe a partire dal 2003 e toccando una punta massima di 13,1 milioni di toe nel 2006.

Nel confronto con gli altri paesi europei, l’Italia si posiziona al quinto posto per consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili, con un’incidenza del 9% sul dato complessivo europeo.

A differenza dell’Europa, il Rapporto afferma che in Italia l’energia geotermica rappresenta la principale fonte di energia rinnovabile, in grado di contribuire per oltre un terzo al consumo interno lordo complessivo (33,5% nel 2001 e 39,4% nel 2007) e per oltre l’80% al consumo interno lordo europeo di energia geotermica (5 milioni di toe nel 2007, cinque volte superiore al dato relativo al secondo paese europeo, la Turchia, nel quale il consumo e’, nello stesso anno, pari a circa 1 milione di toe).

Sempre in Italia, il Rapporto Eurispes sottolinea che seguono, in ordine decrescente di contributo sul consumo interno lordo complessivo di energia rinnovabile: l’energia da biomasse e rifiuti (4,4 milioni di toe nel 2007, 35,2% del totale, al sesto posto in Europa); l’energia idrica (2,8 milioni di toe nel 2007, 22,2% del totale, al settimo posto in Europa); l’energia eolica (347.000 toe nel 2007, 2,7% del totale) e solare (55.000 toe nel 2007, 0,4% del totale).

Riguardo lo sviluppo del commercio equo e solidale, il quadro italiano si caratterizza per la presenza di una significativa varietà di punti vendita, che vanno dai centri commerciali, ai singoli negozi non specializzati, alle botteghe del mondo.