L’evoluzione dei pannelli solari

L’inquinamento atmosferico deriva dall’emissione di gas serra derivanti dai combustibili fossili. E’ la causa principale del cambiamento climatico con conseguente aumento della temperatura globale.

Per poter salvaguardare l’ambiente è pertanto fondamentale ricorrere all’uso di un’energia alternativa che sfrutta le fonti rinnovabili, come l’energia solare. Con un impianto fotovoltaico e con i pannelli solari è possibile immagazzinare calore ed energia pulita da utilizzare in qualsiasi momento.

I pannelli solari raccolgono il calore del sole e con il solare termico lo trasformano in energia per il riscaldamento dell’acqua ed il funzionamento dei radiatori lasciando inalterata la risorsa naturale ed evitando l’immissione nell’atmosfera di sostanze inquinanti come l’anidride carbonica.

I pannelli solari rappresentano un settore in continua evoluzione con lo scopo di ridurre i costi e migliorare la resa. Si distinguono tre tipologie di pannelli solari che sono quelli di prima generazione che utilizzano il silicio come semiconduttore che trasforma l’energia solare in energia elettrica, quelli di seconda generazione che sono più sottili e vedono la sostituzione del silicio con altri materiali come il tellurio o il gallio.

I più utilizzati sono i pannelli di terza generazione che utilizzano lenti o riflettori parabolici che concentrano la luce solare e trasformano il calore in energia. L’efficienza di questi pannelli risulta essere il doppio rispetto a quelli precedenti e per questo sono molto utilizzati nelle zone calde.

Differenze tra pannelli solari e pannelli fotovoltaici

Molto spesso i termini pannelli solari e pannelli fotovoltaici vengono utilizzati come sinonimi. In realtà si tratta di due impianti con caratteristiche differenti. I pannelli solari costituiscono la componente fondamentale di un impianto solare termico mentre i secondi lo sono di un impianto fotovoltaico.

In altri termini si può dire che entrambi sfruttano l’energia solare però mentre il pannello solare termico sfrutta il calore del sole per produrre energia termica e quindi il riscaldamento dell’acqua sanitaria, il fotovoltaico utilizza l’energia solare per produrre energia elettrica.

I pannelli solari occupano una superficie di circa 2 metri quadri e un solo pannello è sufficiente per riscaldare una quantità d’acqua di circa 200 litri per un nucleo familiare di 2-3 persone. I pannelli fotovoltaici occupano molto più spazio, infatti per un impianto è richiesta una superficie di circa 17 metri quadri. Date le caratteristiche diverse è possibile installare entrambe le soluzioni in quanto si completano a vicenda.

Produzione e smaltimento dei pannelli solari

I pannelli solari sono prodotti in modo diverso a seconda dei materiali utilizzati. In linea generale si può dire che per produrre un pannello solare devono essere incollati più moduli con una pasta scaldante ed inseriti in un apposito supporto.

Per la laminatura il pannello viene inserito nel forno ad 80°per 15 minuti, poi in un simulatore solare per eseguire il test di verifica delle funzioni. In media i pannelli solari durano 25-30 anni e lo smaltimento di questi sistemi deve essere eseguito secondo gli standard stabiliti dalla direttiva europea dei RAEE o rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Essendo costituiti da materiale riciclabile si procede alla separazione delle parti per non produrre resti di scarto ma risorse per un nuovo utilizzo. Per smaltire i pannelli solari è necessario rivolgersi alla ditta produttrice e nel caso in cui non fosse possibile bisogna contattare un consorzio specializzato.

I pannelli solari rovinano il paesaggio?

L’installazione di impianti per l’energia rinnovabile è una necessità per il benessere dell’ambiente ma non deve andare a discapito di altri aspetti ambientali come la tutela del paesaggio. Per tale ragione sono state stabilite delle linee guida sia a livello nazionale che regionale da rispettare per definire i criteri progettuali, architettonici e paesaggistici.

I pannelli solari devono garantire un impatto visivo minimo integrandosi perfettamente nella struttura architettonica. In alcune zone di pregio storico ed artistico non sempre è consentita l’installazione, per cui si rende necessaria l’autorizzazione previa verifica di compatibilità.

In questo caso i pannelli per non rovinare il paesaggio devono rispettare alcuni requisiti quali l’inclinazione e l’uso di zavorre al posto di fori di fissaggio. La tutela del paesaggio è definita dall’articolo 9 della Costituzione ma la necessità di un’energia pulita è un interesse derivante dai cambiamenti climatici per cui è necessario riuscire a conciliare ed a bilanciare questi due interessi.

Sviluppi tecnologici dei pannelli solari

Negli ultimi anni le migliori aziende di impianti fotovoltaici hanno sviluppato molto la tecnologia relativa ai pannelli solari. Anche se le tecniche base di funzionamento rimangono sempre le stesse, le prestazioni sono notevolmente migliorate. L’obiettivo dell’industria del solare è quello di continuare a crescere per raggiungere nuovi record di performance per cui un maggior grado di efficienza e capacità produttiva di energia termica ed elettrica.

Un’innovazione nel settore dei pannelli solari è quello dei pannelli termodinamici la cui caratteristica è quella di funzionare anche in assenza di luce, durante le ore notturne o in caso di maltempo.

Anche il design dei pannelli è cambiato negli ultimi anni in modo da potersi integrare all’architettura ed alla paesaggistica. Al posto delle classiche lastre sono stati infatti progettati moduli di forma triangolare che meglio si adattano ai tetti. Si tratta spesso di lastre sottili ricoperte da vetro antiriflesso o anche lastre provviste di LED che creano un effetto profondità.