L’impatto ambientale di internet: in che modo rendere il web sostenibile

La principale causa del riscaldamento globale è notoriamente riconducibile alle emissioni di CO2, prodotte anche da dispositivi e prodotti da cui non ci si aspetterebbe questo tipo di impatto ambientale. Moltissimi aspetti della nostra quotidianità, anche i più insospettabili, incidono fortemente sulle emissioni di CO2, dai mezzi di trasporto fino all’arredamento della casa o alla navigazione sul web.

La lotta all’inquinamento, infatti, passa anche dal web e dalle scelte di utilizzo e consumo delle piatteforme online. Non tutti sanno che l’inquinamento provocato da internet e dai dispositivi mobili è in rapido aumento rispetto al decennio passato: uno studio della McMaster University ha stimato che entro il 2040 l’impatto ambientale di internet toccherà il 14%, il doppio rispetto alla percentuale riscontrata nel 2007.

Ma perché il digitale è inquinante? E come è possibile rendere internet sostenibile attraverso la semplice navigazione online? Cerchiamo di comprendere meglio i processi di produzione che si nascondono dietro il digitale e come si possono trovare delle soluzioni attuabili nel quotidiano.

Perché internet inquina

Il primo motivo che porta all’inquinamento ambientale, in ambito del web, riguarda ogni singola azione svolta sulla rete che ha un costo in termini di emissioni. Basti pensare a come dietro ogni sito web ci siano centinaia di server dislocati in una specifica area geografica che necessitano di una grande quantità di energia per il loro funzionamento. Come vedremo più avanti, la migliore soluzione è affidarsi a provider di server e hosting che mirano a creare una digitalizzazione sostenibile e offrire soluzioni ecologicamente sostenibili quanto efficienti.

server

Il secondo motivo riguarda invece i processi di produzione dei dispositivi che quotidianamente utilizziamo per navigare online. In particolare gli smartphone, che sono realizzati con materiali che richiedono attività di estrazione a elevate emissioni di gas, consumano molta energia per essere ricaricati e hanno vita sempre più breve.

L’utilizzo di internet in questa fase globale di digitalizzazione è sempre crescente, tuttavia stiamo assistente a una crescente pressione nei confronti dei colossi del web e gli utenti moderni si aspettano di trovare un rimedio per navigare online in modo sostenibile. Le grandi società digitali come Google, Microsoft, Facebook ed Apple stanno cercando di attuare dei cambiamenti con obiettivi a lungo termine come aumentare l´energia rinnovabile impiegata per il funzionamento dei data center, produrre dispositivi con materie prime sostenibili e così via.

Come rendere internet sostenibile nella quotidianità

Nonostante i cambiamenti apportati dalle grandi società che governano il web, anche l’utente può adottare dei piccoli accorgimenti per limitare il consumo di energia e il traffico di dati. Ecco alcuni esempi:

  • Limitare la condivisone di contenuti pesanti;
  • Disiscriversi da newslletter alle quali non si è interessati e cancellare le vecchie e-mail;
  • Accedere ad un sito effettuando poche ricerche sui motori di ricerca;
  • Scegliere siti web sostenibili che si affidano ad un servizio di hosting a emissioni zero.

La consapevolezza dell’impatto ambientale di internet, però, deve essere inclusa anche durante l’acquisto dei dispositivi che utilizziamo per navigare online. È fondamentale scegliere dispositivi sostenibili, che possono essere di seconda mano oppure prodotti da aziende che utilizzano materie prime ecologiche e si affidano all’economia circolare: è il caso di Fairphone, azienda olandese che basa la sua produzione sulla modularità, e quindi sulla possibilità di sostituire singole parti del telefono senza dover buttare via l’intero prodotto in caso di guasti.

smartphone

Hosting a impatto zero: come funziona

I provider che offrono server e hosting ad impatto zero si impegnano ad utilizzare infrastrutture appositamente realizzate per avere un ridotto impatto ambientale: queste infrastrutture si basano sull’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e su tecnologiche che minimizzano le emissioni di CO2.

I macchinari utilizzati possono essere riciclati oppure realizzati con materie prime che necessitano di poca manutenzione e possono essere smontati e riciclati una volta finito il ciclo di vita. Tutti i sistemi hardware presenti all’interno di un’infrastruttura, inoltre, sono resi altamente efficienti, così da ridurre il consumo di energia.