Per mettere a punto una coltivazione indoor alcuni preferiscono rivolgersi all’allestimento di una grow room. Esistono, comunque, delle alternative molto interessanti, rappresentate principalmente dalla grow box. Attraverso un sistema di questo tipo si ha l’opportunità di realizzare un luogo controllato per far crescere nel modo corretto le piante e per assicurarsi di conseguenza una perfetta produttività. Mettere a punto una grow box è davvero semplice, anche perché esistono tanti modelli di questi ambienti controllati, che si possono adattare alle esigenze personali. Con una grow box si ha la possibilità di evitare che venga interrotta la fase di crescita delle piante, allo stesso tempo non disperdendo la fonte di illuminazione, proprio per il fatto che una grow box è progettata per la creazione di un ambiente dalle condizioni ottimali.
La scelta delle lampade
Nell’ambito di una grow box per coltivazione indoor molto importante è la scelta delle lampade giuste per fornire la corretta illuminazione. Infatti avere la possibilità di allestire una grow box con illuminazione specifica per la coltivazione indoor è molto importante per le piante. Con le lampade si può simulare la luce del sole, in modo che venga stimolato il ciclo di crescita.
Perché questo possa avvenire nel migliore dei modi, il ciclo di crescita delle piante deve essere suddiviso in due fasi, quella vegetativa e poi la fioritura. Per la fase di tipo vegetativo, si possono utilizzare delle lampade con uno spettro di luce fredda, che tende verso l’azzurro o il blu. Per quanto riguarda, invece, la fioritura, si possono utilizzare delle luci con spettro che tende all’arancione o al rosso. È opportuno che le lampade siano disposte con il ricorso delle carrucole di sospensione.
Il controllo della ventilazione
Un altro fattore importante per quanto riguarda la possibilità di coltivare in una grow box è costituito dalla ventilazione. È infatti fondamentale che le piante respirino correttamente. Ecco perché sarebbe opportuno utilizzare un estrattore d’aria per eliminare la presenza di aria calda e per evitare che gli odori ristagnino.
L’estrattore va posizionato nella parte alta della grow box. Così, integrando il tutto con un ventilatore, si favorisce il ricircolo dell’aria. Molto importante è anche l’abbinamento con un filtro a carboni attivi, per evitare che l’aria satura di odori rimanga all’interno della grow box.
Non si devono dimenticare nemmeno altri strumenti, come i riflettori per l’illuminazione e il timer, in modo da regolare correttamente la proporzione tra le ore di buio e le ore di luce.
La gestione della temperatura e dell’umidità
La buona riuscita della coltivazione indoor va rapportata a diversi fattori, come anche, oltre a quelli che abbiamo già nominato, il controllo della temperatura e dell’umidità, che sono dei fattori importanti per lo sviluppo delle piante.
Proprio per questo motivo è molto importante utilizzare un umidificatore quando l’aria è troppo secca. Con questo strumento si può regolarizzare il flusso di vapore, soprattutto nella fase che prevede la crescita delle piante.
Ma non basta soltanto l’umidificatore, perché si dovrebbe fare ricorso anche ad un altro strumento, che si chiama termoigrometro. In questo modo si possono controllare tutti i parametri ambientali, creando le condizioni adeguate per lo sviluppo delle piante.
Per esempio con l’uso del termoigrometro si possono prevenire degli sbalzi di temperatura e di umidità che potrebbero rivelarsi dannosi. Per fare in modo che le piante crescano in buone condizioni e rigogliose, si dovrebbero sempre regolare in maniera specifica tutti i parametri ambientali presenti all’interno della grow box.
Ecco perché risulta molto utile l’utilizzo di un controller, che si può chiamare anche centralina. Quest’ultima si rivela particolarmente utile per gestire i valori di umidità e temperatura. Inoltre la centralina può essere collegata all’estrattore dell’aria e al ventilatore, per una migliore gestione di tutti i parametri all’interno della grow box.