Le idee più curiose per riciclare una cabina telefonica

Le cabine telefoniche appartengono ormai al passato: ecco perché è arrivato il momento di riciclarle, cioè di capire in che modo possono essere riutilizzate. Una cabina telefonica inglese, per esempio, nel North Yorkshire è stata convertita in un negozio di cartoline. Un negozio di dimensioni ridotte, ovviamente, che però ha catturato l’attenzione dei residenti di Settle, i quali hanno deciso di collaborare tra di loro con l’intento di sensibilizzare verso il recupero, il riciclo e l’arte.

Un servizio di pronto intervento con defibrillatore

Come diceva la pubblicità degli anni ’90 con protagonista Massimo Lopez, una telefonata può salvare la vita. Ciò è valido anche per le cabine telefoniche, almeno in alcune località del Regno Unito. In diversi villaggi della Scozia, infatti, è stata presa la decisione di non gettare in discarica le cabine telefoniche in disuso ma di convertirle in stazioni per il pronto intervento. Così, all’interno di ciascuna cabina è stato installato un defibrillatore, quanto mai importante in un contesto geografico in cui per raggiungere il primo ospedale potrebbero essere necessarie diverse decine di minuti di strada.

Una doccia da spiaggia

Decisamente più bizzarra, ma non per questo meno interessante, è l’idea di ricavare una doccia da spiaggia da una cabina telefonica. La parte esterna può essere lasciata intatta, mentre all’interno ovviamente è necessario eseguire qualche lavoro per il collegamento con il tubo dell’acqua e la predisposizione per il doccino.

Una libreria in formato mignon

Una proposta di impronta culturale è quella che prevede di realizzare, a partire dalle cabine telefoniche non più utilizzate, delle librerie in formato ridotto. Se è vero che siamo nell’era della sharing economy, il book sharing dovrebbe avere molte speranze di sopravvivere e di ottenere un certo successo. La prima iniziativa in tal senso è sorta a New York, città in cui sta prendendo sempre più piede il trend del baratto, ma anche nel Regno Unito sono state proposte soluzioni simili, basate sulla volontà di diffondere la cultura e sul principio della condivisione.

Le stazioni di ricarica

Non è certo un’idea da sottovalutare quella che prevede di riusare le cabine telefoniche ormai abbandonate a mo’ di stazioni di ricarica: è quello che si sta facendo a New York, dove è stato messo a punto un progetto ad hoc in tal senso. Se i telefoni pubblici a pagamento si rivelano inutili nell’epoca degli smartphone, ecco che ogni cabina si può trasformare in una stazione di ricarica destinata alle auto elettriche – ma anche alle bici, agli scooter, ai furgoni, e così via. Con una soluzione di questo tipo si va a stimolare la mobilità sostenibile, il che risulta fondamentale in una metropoli inquinata e trafficata come la Grande Mela.

Una mini serra

Con un po’ di inventiva e il vecchio buon pollice verde, una cabina telefonica può essere trasformata in una piccola serra. In questo caso l’intuizione non arriva da Oltremanica ma è tutta di matrice italiana: l’idea è quella di consentire il recupero e il riutilizzo di migliaia di cabine distribuite su tutto il territorio.

Insomma, da “piange il telefono” a “piante al telefono”, per un programma di guerrilla gardening che intende trarre beneficio dal design partecipativo, con l’intento di portare in città serre urbane di piccole dimensioni. Non si tratta, quindi, di limitarsi a riqualificare le cabine, ma di intervenire anche sui marciapiedi, nella speranza di incentivare la partecipazione dei residenti.

Le gallerie d’arte

E perché non rendere una cabina telefonica una galleria d’arte? Questo deve essere stato il pensiero di chi vive a Narthaw, una cittadina inglese situata nella regione dell’Hertfordshire, dove una cabina rossa tradizionale ha trovato vita nuova venendo trasformata in una galleria d’arte. Essa viene utilizzata per accogliere numerose opere create non solo da veri e propri artisti, ma anche dagli studenti delle scuole del posto: si chiama The Old Curiosity Box e permette ai più giovani di lasciar sfogare la fantasia e la creatività.