Quanto consuma una caldaia: consigli per la riduzione degli sprechi

Bisogna sempre essere consapevoli dei consumi energetici degli apparecchi utilizzati in casa. Infatti non si tratta soltanto dell’opportunità eventualmente di risparmiare in bolletta, pagando di meno. Si tratta anche della possibilità di poter contribuire nella vita quotidiana a dare una mano all’ecosostenibilità. Gli sprechi di energia insomma non fanno bene né all’ambiente né al proprio portafogli. Per esempio ti sei chiesto qual è il consumo medio di una caldaia a gas? La caldaia a gas è un apparecchio molto utilizzato in ambiente domestico e ci sono diversi fattori che possono influenzarne i consumi. Basti pensare per esempio in questo senso alle dispersioni di calore, alla potenza dell’impianto, alla sua manutenzione e alla tipologia di apparecchio utilizzato. Vediamo di saperne di più.

Come calcolare il consumo di una caldaia a gas

Ricordati sempre che ci sono delle offerte molto interessanti sul gas utilizzabile per il funzionamento degli apparecchi in casa, come per esempio le offerte proposte da https://www.agnenergia.com/it/gas-casa. In questo modo, utilizzando l’offerta che più si avvicina alle tue esigenze, puoi avere anche la possibilità di risparmiare.

Considera sempre come calcolare il consumo della tua caldaia a gas. In linea generale ti diciamo che il consumo di una caldaia a gas standard da 24 kWh può essere compreso, in riferimento ad un’ora di utilizzo, in un intervallo che va da 0,20 a 1,25 metri cubi di gas.

Questo implica, facendo un calcolo complessivo annuale, una spesa di circa 1.000 euro. Suddivise le spese per i vari mesi dell’anno, si arriva ad una spesa di circa 85 euro al mese. Ci sono però varie variabili che intervengono e che possono incidere.

I fattori che intervengono sul consumo della caldaia

Fra i fattori che influenzano il consumo di una caldaia a gas, bisogna considerare innanzitutto il potere riscaldante del metano, che è effettivamente minore rispetto alla potenza erogata. Questo implica dei costi che possono essere anche piuttosto elevati, a meno che non si usufruisca di offerte calmierate.

Poi c’è anche il fattore costituito dalla capacità della caldaia. Quelle tradizionali hanno una capacità media che corrisponde a circa 24 kWh. Ci sono dei modelli la cui potenza arriva anche a 35 kWh.

Molto importante è anche la tecnologia che sta alla base del funzionamento dell’apparecchio. Per esempio è stato appurato che le caldaie a condensazione sono i modelli più efficienti, garantendo un consumo di circa il 17% inferiore rispetto a quello comportato dalle caldaie tradizionali.

Infine, un fattore significativo è anche l’efficienza del funzionamento dell’apparecchio, quando è capace di lavorare ad intermittenza.

Come ridurre il consumo della caldaia

Per fare bene alle nostre tasche, ma soprattutto per dare una mano anche alla sostenibilità ambientale, ci sarebbero alcune regole da seguire per ridurre i consumi.

Sono alcuni suggerimenti che puoi applicare nella tua vita di ogni giorno in casa. Limita le dispersioni di calore chiudendo le tapparelle e non coprendo i caloriferi. Utilizza infissi isolanti e regola le temperature dell’ambiente in rapporto alle necessità di ogni stanza.

Da questo punto di vista l’ideale sarebbe impostare una temperatura più bassa, intorno ai 18 °C, nelle camere o nei corridoi in cui si trascorre meno tempo durante la giornata. Per le altre stanze si può arrivare ad una temperatura di circa 20 °C.

Inoltre ti consigliamo di mantenere efficienti i radiatori attraverso una corretta manutenzione, di usare i riduttori di flusso per l’acqua sanitaria e di installare un timer centralizzato che, secondo alcune analisi, potrebbe assicurare un risparmio in bolletta pari a circa il 20%, con grandi benefici anche a livello di impatto ambientale.

Sarebbe opportuno anche eseguire regolarmente una manutenzione corretta della caldaia, per evitare malfunzionamenti che possono generare dispersioni di calore, e utilizzare le valvole termostatiche, per ridurre gli sprechi energetici.