Ricaricare le pile alcaline, si può?

E’ possibile ricaricare le pile alcaline (quelle usa e getta?)
Sembrerebbe di si.
Ma prima di procedere è necessaria una premessa.

Non abbiamo effettuato alcuna prova, ma sarà nostra cura farlo al più presto. Compreremo il prodotto che vi raccontiamo in questo articolo e vi racconteremo se si stratta di una bufala o meno.

Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto in redazione la segnalazione di un caricabatterie per pile alcaline.
Per intenderci. Un caricabatterie in grado di ricaricare quelle pile che per definizione non potrebbero essere mai ricaricate.

Quelle che non DOVREBBERO MAI essere ricaricate, in altre parole carica le batterie tradizionali.
Restiamo un po’ perplessi ma se cosi’ fosse sarebbe una bella soluzione.
Cercando di capire meglio il procedimento con il quale questo innovativo caricabatterie funziona, abbiamo trovato la seguente spiegazione:

Grazie al sistema ‘energy pump‘, che effettua una carica discontinua, le batterie alcaline vengono rigenerate senza produrre calore.
L’effetto Joule del procedimento di ricarica classica svanisce quanto la ‘energy pump‘ e’ in funzione.
Il caricatore incorpora un chip di rilevazione in tempo reale, che consente la carica e l’adattamento a diversi tipi di batterie alcaline e saline, oltre che alle celle ricaricabili (NiCad, Ni-MH). Il dispositivo si spegne e lampeggia, quando le batterie sono cariche!
L’assenza dell’effetto Joule durante la ricarica consente il riutilizzo delle batterie alcaline. Una volta che le pile siano del tutto esaurite, si potranno comunque riciclare nella maniera consueta e negli appositi raccoglitori, permettendoci di ridurre l’inquinamento causato dagli elementi di troppe batterie con del potenziale.

In vendita su ICIntracom e su Manhattan Shop (italiani), costa all’ingrosso poco meno di 30 Euro + IVA.

Funzionerà sul serio? In rete non abbiamo trovato alcuna recensione, tantomeno una procva su strada. Altresì in diversi forum di Hacking si parla e si commenta che – in teoria – qualcosa si può fare.
Vi sapremo dire prossimamente. La redazione di 100ambiente ha deciso di comprarne uno e di provarlo realmente.